(articolo pubblicato sul portale www.beniculturalionline.it)
All'interno dell'ampio progetto di valorizzazione dei beni culturali e museali della Regione , si inserisce lo spettacolo Nati dalla Luna messo in scena dalla compagnia di ricerca teatrale Progetto Zoran. È il teatro ad andare dal pubblico, itinerante, in siti inconsueti e ricchissimi di storia e arte come il Forte di Exilles, la Certosa di Collegno, la cripta di Sant’Anastasio di Asti, castelli, mulini, mausolei... ventisette rappresentazioni per quattordici luoghi storici e culturali della Regione narrano gli spazi, rendendo lo spettatore co-creatore dell'evento.
Il teatro dell'intravisto, spazio ipotetico e irreale nel quale non tutto viene svelato, dà il benvenuto al pubblico attraverso giochi di luce, suoni, canti, odori che si alternano e si mescolano lungo un percorso che coinvolge e smarrisce.
Il patrimonio e la sua storia accolgono gli spettatori, in alcuni casi per la prima volta, in un contesto incantato nel quale il tempo reale svanisce, suddiviso secondo la regola benedettina in nove momenti, scanditi da un campanello. Ciascun momento si articola in tre diverse e uniche performance teatrali, che si sviluppano in aree differenti. I visitatori devono pertanto costruire il proprio percorso, includendo (e automaticamente escludendo) precise scene.
I posti scelti per le rappresentazioni, normalmente così distanti dalle esperienze quotidiane, durante il peregrinare diventano familiari. Gli ospiti si incontrano e rincontrano nelle diverse rappresentazioni, in un'esperienza di confronto e aggregazione che può essere in egual misura individuale e collettiva. Gli stessi interpreti, attraverso sguardi, leggeri contatti, musiche, invitano il pubblico alla partecipazione, accompagnandolo in modo mai forzato lungo un percorso sperimentale di esplorazione dei luoghi e del sé.
Durante i due giorni precedenti lo spettacolo, gli attori (in collaborazione con i siti coinvolti) si confrontano con la popolazione locale attraverso prove aperte, convegni e riunioni, per un processo di sensibilizzazione storica e di conoscenza del territorio, promosso dagli enti pubblici.
Ne scaturisce così una proposta di mediazione socio-culturale il cui perno è il teatro che si riappropria del suo originario ruolo collettivo, capace di donare lo spazio pubblico ai suoi fruitori.
È questo uno dei principi guida della ricerca della compagnia Progetto Zoran, fondata nel 2002. Attraverso ormai cinque spettacoli all’attivo, laboratori e seminari di formazione per diversi target di pubblico, ha portato il teatro in luoghi insoliti, ricevendo vari riconoscimenti e premi. Ciò non è poco, in una città come Torino, dove le seppur ottime produzioni delle compagnie “istituzionali” lasciano ben poco spazio a sperimentazioni altre.
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