(articolo pubblicato su Artkey n°8 - gennaio/febbraio 2009)
È andata in onda il 1° dicembre, su Channel 4, la diretta della cerimonia di premiazione del Turner Prize 2008, il più importante premio inglese per l’arte contemporanea. Per l’occasione è stato scelto, quale testimonial della serata, il cantante Nick Cave che ha consegnato il premio - 25mila sterline - a Mark Leckey che si divide tra l’Inghilterra e la Germania, video maker oltre Manica e professore di cinema e video presso la Frankfurt's Städelschule.
La cerimonia è stata l’occasione per alcune riflessioni sull’arte contemporanea che non hanno esulato l’argomento delle speculazioni del mercato. Leckey ha accusato la stampa di dare troppa importanza a fenomeni come Hirst (che pure vinse il Turner nel 1995) e Banksy, ciò non significa negarne la bravura, semplicemente l’artista ha sottolineato come i media siano ormai interessati solo al sensazionismo, dimentichi che l’arte contemporanea deve rispecchiare il mondo in cui viviamo. “La stampa viene al Turner Prize e si aspetta di essere scioccata, ma il mondo in cui io vivo non è così” ha dichiarato l’artista. La giuria del Turner 2008 era composta da David Adjaye - architetto e direttore Adjaye Associates, Daniel Birnbaum - critico e direttore Staatliche Hochschule für Bildende Künste di Francoforte, nonché attuale curatore della Triennale di Torino e della prossima Biennale di Venezia - Suzanne Cotter - curatrice e direttrice delegata della Modern Art Oxford - Jennifer Higgie - editrice di Frieze - e, ovviamente, presidente della giuria Stephen Deuchar, direttore della Tate Britain.
La short list degli artisti candidati al premio, la cui mostra alla Tate è stata visitata, negli ultimi due mesi, da circa 60mila appassionati, era composta, oltre che dal vincitore, da Runa Islam, Goshka Macuga e Cathy Wilkes.
Nato a Birkenhead nel 1964, Leckey, si è laureato al Politecnico della cittadina universitaria Newcastle nel 1990. Ha esposto in diversi spazi in Inghilterra, Germania, Francia, USA. Professore di studi cinematografici e musicista in diverse band musicali, è stato inserito nella short list del Turner Prize a seguito delle sue mostre personali “Industrial Light & Magic” allestita a Le Consortium di Digione e “Resident” presso il Kölnischer Kunstverein di Colonia.
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