(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°4 - aprile/maggio 2008)
La ventiseiesima edizione di Art Brussels avrà luogo dal 18 al 21 aprile e si fregia del titolo di “piattaforma europea dell’arte contemporanea”. Sicuramente i numeri per essere centrali nel panorama delle fiere internazionali non mancano: 178 gallerie provenienti da 25 paesi presenteranno oltre 2.000 artisti. Nelle scorse edizioni è stato calcolato che un visitatore su cinque non provenisse dal Belgio, stima che conferma il respiro internazionale della fiera.
I galleristi saranno suddivisi in tre sezioni-zone: Galleries, Young Talent e First Call, funzionali a distinguere le giovani gallerie dalle presenze consolidate del mercato dell’arte. Inoltre c’è una zona Solo Shows per esibizioni personali. Il miglior Solo Show verrà segnalato dal Collettors Commitee, il Comitato consultivo dei collezionisti, che si occupa anche di selezionare le giovani gallerie della sezione First Call. Questa sezione è peculiare in quanto rende la fiera unica nel suo genere, per ora infatti nessun’altro evento fieristico può vantare una sezione simile, anche se, ormai ovunque, l’attenzione ai giovani talenti e alle istituzioni emergenti è preponderante. La fiera belga però da tempo punta sui nuovi trend e loda la propria fama di talent scout. Numerosi sono i critici e gli appassionati che vi fanno visita a questo scopo.
A Brussels avrà luogo una fiera che vuole essere allo stesso tempo notevole e mondana, come confermato dai numeri e dalla gestione. Gli organizzatori si vantano di aver vagliato oltre 400 domande di galleristi interessati ad esporre e di aver scelto solo coloro che posseggono profili e programmi di respiro internazionale. A operare la selezione un apposito comitato di esperti, ovviamente composto da membri di diversi paesi. Ingenti risorse sono messe a disposizione per rendere elegante la situazione, con il rischio di farla apparire persino un po’ pacchiana; per esempio è concessa l’entrata gratuita alle “signore” nel giorno di venerdì 18 aprile, come nelle migliori discoteche. Appositi tour con tanto di guida vengono organizzati, su richiesta, per il personale e i clienti di gruppi aziendali interessati all’arte contemporanea. L’obiettivo è incentivare le aziende a interessarsi al mondo dell’arte contemporanea, cavalcando un trend attuale e di sicuro riscontro economico.
Numerosi gli artisti belgi presenti all’edizione del 2008, le anticipazioni parlano di Hans Op de Beeck, Koen Van den Broek, Jan Vercruysse, Wim Delvoye, Jan Fabre, Michel François, Panamarenko, Walter Swennen e Marthe Wér.
Anche gli artisti stranieri renderanno appetibile l’evento, tra gli altri dovrebbero esserci opere di Louise Bourgeois, Wang Du, Damien Hirst, Julian Opie, Tony Oursler, Robin Rhode, Ed Ruscha, Sam Samore, Cindy Sherman, Stephen Shore, Su-Mei Tse, Franz West e Erwin Wurm.
Inoltre una serie di lavori e installazioni verrà creata appositamente per la fiera. Curata da Filip Luyckx, direttore artistico della Sint-Lukasgalerie la mostra si intitolerà Ephemeral Fringes e vedrà la collaborazione di artisti provenienti da ambienti differenti, eppure accomunati questa volta dal tema scelto, che dovranno sviluppare opere introspettive, capaci di relazionarsi tra loro e che conducano ad una riflessione. La mostra viene presentata dagli organizzatori come qualcosa che completa e commenta la fiera, come una nota a margine.
Ovviamente, come la tradizione fieristica ormai impone, nella serata di sabato, musei e gallerie cittadine resteranno aperti per organizzare una serie di eventi collaterali che intratterranno il pubblico dopo la fiera e lo accoglieranno nella capitale belga.
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