Nicola Renzi "Reduce" in mostra a Biella

La Galleria Silvy Bassanese ospita a Biella, fino al 28 febbraio, la mostra di Nicola Renzi, perugino già noto in Italia che vanta nel suo curriculum numerose esposizioni e premi. Il titolo della mostra è Reduce. Reduce… chissà da cosa, o da chi, da quale avventura o esperienza difficoltosa… Non è dato sapere, ma sarebbe curioso, considerato che allo status di reduce, istintivamente si vorrebbero associare lavori sulla memoria, sull’identità, sui luoghi collettivi; si potrebbero immaginare colori scuri, lavori introspettivi.
Al contrario, l’ingresso in galleria ci riporta quasi all’infanzia: è un turbinio di colori e forme elementari, di lavori che - seppur eseguiti con cura certosina - paiono realizzati in un unico istante, seguendo un istinto ludico e improvviso. I lavori di Renzi potrebbero tranquillamente allestire lo spazio di una scuola primaria nella quale l’individuo si forma e inizia a scoprire il mondo con beata meraviglia, ancora non inquinata dalla consapevolezza. I colori sembrano fuoriuscire direttamente dalle pareti, l’allestimento risulta un percorso quasi onirico, all’interno del quale la luce e i colori delle opere possono giocare brutti scherzi e far credere che i vivaci motivi ornamentali siano leggeri e sospesi nel vuoto.
Renzi si muove dall’astrattismo all’arte concettuale, non inventa nulla e non fissa un punto di rottura; però i suoi lavori risultano gradevoli da un punto di vista estetico e interessanti da un punto di vista tecnico.
La ripetizione quasi ossessiva dei particolari minuziosi, la morbosità della precisione, gli accostamenti cromatici contrastanti e raffinati, i formati semplici e privi di fronzoli rendono il lavoro di Renzi decorativo ma senza inutili orpelli barocchi, essenziale e magnetico, dal sapore quasi optical.

È uscito Annual Yong Blood 2007: annuario dei talenti italiani premiati nel mondo

Si chiama Young Blood ed è edito da Iron Production il primo annuario dei premi assegnati ai talenti italiani. Uno strumento di ricerca e informazione completo, chiaro e accattivante, a disposizione di quanti vogliano conoscere la giovane arte italiana. Chi si muove nel panorama dell’arte contemporanea sa quanto sia difficile essere sempre aggiornati, scegliere su quali artisti puntare, seguire le nuove emergenze, investire sulla creatività brand new.

Critici, appassionati e collezionisti hanno ora a disposizione un nuovo alleato: l’annual Young Blood presenterà ogni anno l’esaustiva mappatura dei premi assegnati alla creatività e alla ricerca.
Attraverso semplici schede, in due lingue, il volume presenta gli artisti vincitori, un’immagine dell’opera che è valsa il riconoscimento e una breve descrizione biografica. Diverse le efficaci sezioni tematiche: arte, architettura, design; ma anche moda, pubblicità, fotografia e grafica; e ancora illustrazione e fumetto; cinema, video e web. Chiude una carrellata sui riconoscimenti dati alle migliori attività di gestione culturale, vale a dire Premio Cultura di Gestione, Premi Com-PA e Premio Impresa e Cultura.
Per quanto riguarda l’arte contemporanea, nel 2007 diversi premi, borse di studio, residenze sono stati assegnati a giovani artisti emergenti, in parte già noti, tra i quali: Valerio Berruti, vincitore del Premio Dena Fondation; Ettore Favini, insignito del Premio Artegiovane; Gaia Fugazza rappresentante del Progetto Movin’up; Domenico Mangano, ultimo trionfatore del premio Pagine Bianche d’Autore; Andrea Mastrovito per il Premio New York; Laura Renna, vincitrice del premio Costa Crociere-Fondazione Pomodori, Luca Trevisani, nientepopodimenoche Premio Furla per l’Arte e Nico Vascellari, ultimo Premio Giovane Arte Italiana.Tra i fotografi: Davide Monteleone, Lorenzo Cicconi Massi, Paolo Pellegrin e Massimo Berruti si sono distinti tra i partecipanti del World Press Photo 2007; seguono, tra gli altri, Nicola Bettale per il Concorso Federculture; Michele Borzoni, insignito del Yann Geffroy Award (il premio promosso dall’Agenzia Grazia Neri); Veronica Dell’Agostino e Massimo Mastrorillo rappresentanti italiani all’International Photograpy Award; Maria Giulia Giorgiani per il Premio Pitti Immagine e Giuseppe Rado, vincitore del Premio Fabbri per l’Arte.
Infine, segnaliamo alcuni tra i rappresentanti della categoria WEB: Simone Colombo e Lucio Lapietra si sono aggiudicati l’Enel Digital Contest; mentre Enrico Gaido è il vincitore del Concorso Video.it.
Un premio è andato anche ai giovani critici e storici dell'arte: stanziato dal MiBAC il Premio Nazionale DARC MAXXI è stato assegnato a Lara Conte e Sara Francia.
Tra i riconoscimenti alle aziende ricordiamo il Premio Intesa San Paolo e il Premio Enel andati rispettivamente all’azienda Tramontano e alla ABB. Eni si è invece aggiudicata il premio Hay Group; mentre Furla il riconoscimento Premio RCS Periodici. Il Premio Cultura di Gestione (bandito da Federculture e dal MiBAC) ha riconosciuto la valida attività di diversi enti, tra i quali il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Del Premio Speciale Formez è stato insignito il Municipio Roma I per il progetto “Spazio Cremonini al Trevi”.

Il modern day dandy vince il turner prize 2008

(articolo pubblicato su Artkey n°8 - gennaio/febbraio 2009)

È andata in onda il 1° dicembre, su Channel 4, la diretta della cerimonia di premiazione del Turner Prize 2008, il più importante premio inglese per l’arte contemporanea.
Per l’occasione è stato scelto, quale testimonial della serata, il cantante Nick Cave che ha consegnato il premio - 25mila sterline - a Mark Leckey che si divide tra l’Inghilterra e la Germania, video maker oltre Manica e professore di cinema e video presso la Frankfurt's Städelschule.
La cerimonia è stata l’occasione per alcune riflessioni sull’arte contemporanea che non hanno esulato l’argomento delle speculazioni del mercato. Leckey ha accusato la stampa di dare troppa importanza a fenomeni come Hirst (che pure vinse il Turner nel 1995) e Banksy, ciò non significa negarne la bravura, semplicemente l’artista ha sottolineato come i media siano ormai interessati solo al sensazionismo, dimentichi che l’arte contemporanea deve rispecchiare il mondo in cui viviamo. “La stampa viene al Turner Prize e si aspetta di essere scioccata, ma il mondo in cui io vivo non è così” ha dichiarato l’artista. La giuria del Turner 2008 era composta da David Adjaye - architetto e direttore Adjaye Associates, Daniel Birnbaum - critico e direttore Staatliche Hochschule für Bildende Künste di Francoforte, nonché attuale curatore della Triennale di Torino e della prossima Biennale di Venezia - Suzanne Cotter - curatrice e direttrice delegata della Modern Art Oxford - Jennifer Higgie - editrice di Frieze - e, ovviamente, presidente della giuria Stephen Deuchar, direttore della Tate Britain.
La short list degli artisti candidati al premio, la cui mostra alla Tate è stata visitata, negli ultimi due mesi, da circa 60mila appassionati, era composta, oltre che dal vincitore, da Runa Islam, Goshka Macuga e Cathy Wilkes.

Nato a Birkenhead nel 1964, Leckey, si è laureato al Politecnico della cittadina universitaria Newcastle nel 1990. Ha esposto in diversi spazi in Inghilterra, Germania, Francia, USA. Professore di studi cinematografici e musicista in diverse band musicali, è stato inserito nella short list del Turner Prize a seguito delle sue mostre personali “Industrial Light & Magic” allestita a Le Consortium di Digione e “Resident” presso il Kölnischer Kunstverein di Colonia.