Luci d'artista per il Natale torinese

(articolo pubblicato sul portale www.beniculturalionline.it)

Per la nona volta Torino si abbellisce e illumina il freddo invernale con opere di luce, produzioni di artisti di fama mondiale. Prendendo esempio dalle luminarie francesi e dalla celebre fête des lumierès (8 dicembre, Lione), le strade della città risplendono, regalando ai passanti assaggi di contemporaneità. Le creazioni artistiche escono dai musei e dalle gallerie, esplorano i luoghi della collettività e dialogano con nuovi interlocutori. Ogni tanto accade che sia l’arte ad andare dai cittadini e non solo il contrario. La città si fa promotrice di talenti, rendendo la contemporaneità maggiormente accessibile. L’arte recupera un po’ del suo ruolo sociale, generando uno stile urbano più umano e affascinante. Ormai per i Torinesi, il mese di dicembre non è più legato semplicemente alle icone dell’abete natalizio e delle strenne, le strade cittadine sono decorate con eleganza e le vecchie insegne pittoresche e banali mandate in pensione. Le celebri Luci d’artista sono divenute parte della tradizione, simbolo di un ricco rinnovamento civico. Alcune installazioni connotano addirittura un luogo, per esempio il Tappeto Volante di Daniel Buren, di fronte al municipio, opera in situ pensata per il luogo che la ospita. Diversamente altre produzioni cambiano sede: le panchine luminose di Jeppe Hein, provenienti dalla Triennale svoltasi durante le Olimpiadi della Cultura, lasciano il giardinetto della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per accogliere i passanti di piazza Vittorio Veneto. Agli artisti è stata donata carta bianca, ne deriva un’alternanza di stili stimolante e divertente. Più tradizionale per esempio risulta via Po, con Palomar, di Giulio Paolini, una luminaria quasi poco audace nella sua semplicità. Al contrario, assume un nuovo e incredibile aspetto la facciata dello stabilimento della Fiat di corso Agnelli, vestita di Schegge di Luce di Mimmo Paladino. Nella zona pedonale tra via Amendola e via Buozzi, Domenico Luca Pannoli propone una fresca segnaletica urbana, neo pop e ironica, che induce alla riflessione sulle dinamiche contemporanee. Le luci d’artista, anche grazie alla celebrità acquisita durante il periodo olimpico, oggi vengono richieste in prestito da città italiane ed europee. Torino, ormai internazionale e più turistica, organizza dei veri e propri itinerari e percorsi guidati alla scoperta di ogni installazione, sia in centro che nei quartieri più popolari, da non perdere a questo proposito l’installazione di Michelangelo Pistoletto a Porta Palazzo. Nello stesso periodo, come già accaduto nelle passate edizioni, una serie di eventi collaterali si sviluppa per rendere il programma più ricco. ManifesTo, rassegna di manifesti d’artista che già gli anni scorsi completava il percorso di luce, quest’anno sceglie come location il parco del Valentino e la zona di Torino Esposizioni.

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