Museion: inaugurata la nuova sede

(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°8 - gennaio/febbraio 2009)

La nuova sede di Museion apre con Solo24ore24stunden

Solo24ore24stunden è il titolo della preview della nuova sede di Museion a Bolzano che si è tenuta il 14 e il 15 dicembre. La manifestazione, iniziata alle 12 di venerdì e terminata alle 12 del giorno seguente, ha visto susseguirsi performance artistiche e incontri nel nuovo spazio che dal 24 maggio 2008 ospiterà Museion. Allestito per l'occasione con numerose opere di arte contemporanea, l'edificio è stato aperto al pubblico e donato alla cittadinanza in una sorta di festa. Un regalo offerto dal committente, la Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, e dallo studio di architetti berlinesi KSV Krüger Schuberth Vandreike. Secondo l'intento degli organizzatori, l'evento è stato la celebrazione della nuova architettura, la cui costruzione non è ancora terminata ma che già permette di comprendere quali potranno essere le diverse destinazioni d'uso.
Dopo vent'anni di attività, Museion è considerato un importante centro di cultura e di formazione contemporanea. La nuova costruzione permetterà di avere spazi maggiori e più adatti ad una sede espositiva che si prefigge di essere anche un centro per l'informazione, il dibattito e lo scambio di opinioni. L'obiettivo è di creare uno spazio perfettamente inserito nel contesto cittadino e allo stesso tempo di ampio respiro internazionale. "È giusto investire in questa nuova sede anche per offrire al pubblico interessato, agli artisti e soprattutto ai giovani un luogo dove incontrare le espressioni più moderne dell'arte, per consentire loro di crescere dal punto di vista culturale, visitando, osservando e capendo situazioni più vicine al loro modo di pensare. Dobbiamo vederlo come un investimento per il futuro". Queste le parole del Presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nella città che probabilmente vanta il maggior numero di teatri, l'investimento in cultura è da sempre stato elevato e mirato a produrre stimoli artistici ed economici. In particolare sono decisive le sinergie pubblico–privato e la collaborazione di Museion con la Libera Università di Bolzano. Nella nuova sede di via Dante, si organizzeranno mostre e si promuoveranno attività scientifiche di ricerca per sostenere inediti processi creativi. Possiamo facilmente immaginare che il centro diventi davvero uno dei protagonisti della società, capace di interpretarne i segnali e i continui cambiamenti. Museion si prefigge di non essere semplicemente un luogo di presentazione di arte contemporanea (il che comunque non è poco) ma una realtà nella quale e per la quale gli artisti lavorino. Una casa-atelier e sale di progettazione ospiteranno gli artisti e i loro lavori in un edificio distinto situato nel parco museale, che sarà a sua volta spazio espositivo. L'attività didattica del dipartimento educazione, che già da tempo contraddistingue positivamente Museion, sarà ulteriormente potenziata.
Gli intenti di integrazione ed educazione formulati dalla governance e dal museo hanno trovato riscontro funzionale ed estetico nella proposta architettonica dello studio berlinese. Gli architetti hanno ideato un parallelepipedo di cemento, acciaio e vetro lungo 54 metri, alto 25 e largo 23. Le facciate di testa sono vere e proprie vetrine che rendono il museo e i suoi contenuti parte della città. Integrate da lamelle in vetro mobili, permettono di regolare la luce solare e quindi di creare un ambiente espositivo sempre ottimale, pur in circostanze diverse tra loro. Inoltre per mezzo di alcuni proiettori le facciate, al calar della luce, possono trasformarsi in grandi schermi mediali, sui quali sarà possibile presentare arte contemporanea in un modo libero e insolito. In voluto contrasto con queste pareti è l'involucro metallico, chiuso e massiccio, delle pareti laterali e del tetto. All'interno della struttura si articoleranno diversi spazi funzionali, biblioteca, sala per la didattica, sala per le manifestazioni, bookshop e caffetteria, adatti a coinvolgere il pubblico con azioni ed eventi di elevata qualità. Gli architetti commentano così il proprio lavoro: "Collega le caratteristiche di flessibilità e apertura di un laboratorio artistico alle qualità di una galleria e di uno spazio espositivo classico". Quattro piani e due sotterranei, pareti mobili che consentono di modificare secondo le necessità la comunicazione tra gli spazi pongono Museion nell'ambìto ruolo di mediatore tra produzione artistica e società.

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