Paola Pivi al Portikus di Francoforte

Paola Pivi, nata a Milano nel 1971, rappresenta ancora la giovane arte italiana all’estero. A Francoforte, presso lo spazio espositivo Portikus stupisce con un’installazione site-specific: Lecture by Paola Pivi, dal 26 gennaio al 9 marzo.

Pivi, che ama le piccole isole (quando non è a Londra, vive sull’isola Alicudi, nelle Eolie) espone ora a Maininsel, un fazzoletto di terra posto sul fiume Meno, proprio al centro di Francoforte.
L’artista deve la sua celebrità a progetti spaziali surreali che rendono assurdo il quotidiano, creando un punto di rottura con la normalità. Coloro che la seguono e ne apprezzano la creatività, sono ormai abituati a stupirsi, a trovare oggetti ordinari in contesti inusuali, o stravolti nelle loro funzioni o nelle loro convenzioni culturali e sociali. Da sempre i suoi lavori rilevano una matrice concettuale, quasi scientifica, potremmo definirla duchampiana se pensiamo per esempio al celebre elicottero capovolto esposto alla Biennale di Venezia del 1999 o la gigantografia di un asino in barca che ha accolto i visitatori della Biennale del 2003.
Nel 2007 la Pivi ha esposto in Germania, alla Kunsthalle Basel che le ha dedicato una retrospettiva personale. E i Tedeschi evidentemente si stanno appassionando al suo linguaggio.

La galleria Portikus di Francoforte, che presenta oggi Lecture by Paola Pivi, ha abituato i suoi visitatori ai grandi nomi, come John Baldessari, Paul Chan, Olafur Eliasson… artisti ai quali è stato chiesto di esprimere il proprio estro attraverso l’ideazione di lavori in situ.Inoltre la consuetudine vuole che al Portikus siano privilegiate le produzioni inedite e le sperimentazioni che sappiano avvicinare l’arte ad altri linguaggi, in particolare quello architettonico, grazie alle generose dimensioni degli spazi e alla collaborazione con la Städelschule, l’Accademia d’Arte di Francoforte, dalla quale provengono stimoli giovani e innovativi. Una delle mission di Portikus è proprio quella di alimentare questo legame e di essere, oltre che un’attrattiva culturale di Francoforte, uno strumento pedagogico per gli studenti della Städelschule, ai quali viene data l’opportunità di incontrare artisti che altrimenti non avrebbero la possibilità di conoscere.
E oggi questi studenti, e gli altri visitatori, entrano in contatto con Paola Pivi e le sue nove fontane d’acciaio trasparente. In ogni fontana scorre un liquido diverso: vino rosso, caffé, sapone liquido, olio d’oliva… in un allestimento colorato e allo stesso tempo freddo. La spettacolarizzazione posta su un piatto della bilancia e una sorta di romanismo crepuscolare sull’altro, creano un equilibrio onirico che stravolge il naturale corso delle cose.

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