BJCEM - XIII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo

Bjcem, Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Meditteraneo è approdata quest'anno a Bari e, dal 22 al 31 maggio ha letteralmente colonizzato gli spazi cittadini. Musica, teatro, danza, arti visive, workshop, video, cinema, letteratura e poesia rendono ogni edizione di Bjcem un evento multidisciplinare che favorisce le contaminazioni artistiche, geografiche, politiche e sociali, in un gioco culturale dal forte impatto economico. Rilanciare un territorio attraverso la creatività, promuovere gli scambi culturali, favorire la conoscenza delle arti e avvicinare nuovi segmenti di pubblico: sono alcuni degli obiettivi previsti da questa tredicesima edizione.
Bari, città europea che affaccia sui Balcani e sul medio oriente, ha ospitato 700 artisti, tutti di età compresa tra i diciotto e i trent'anni, provenienti da quarantasei paesi dell'Europa e del Mediterranneo. La Biennale tradizionalmente non sa rispettare i confini e ne va fiera: sono infatti arrivate a Bari le produzioni della Nazione Rom, che, nonostante l'assenza sulle mappe geografiche e la scandalosa intolleranza che contraddistingue la cronaca più recente, rappresenta un gruppo vivace dall'affascinante tradizione culturale. Non solo: Bjcem ha saputo anche questa volta superare i limiti geografici tuttora in divenire di certe zone permettendo agli artisti e ai visitatori di superare le divisioni politiche e le ostilità belliche. Si è parlato di "pacifica invasione", di "artisti clandestini", di "cittadinanza universale" in una biennale che si è caratterizzata anche per l'impegno politico. Nata proprio allo scopo di facilitare l'interscambio e il dialogo culturale, dimostra come l'arte possa favorire lo sviluppo della rete di cooperazione internazionale; si rivela inoltre un imperdibile appuntamento per la valutazione delle espressioni artistiche generazionali. La fiera è sembrata organizzata da simpatici rivoluzionari e da utopistici visionari: sono state organizzate non-conferenze sulla creatività giovanile e una Biennale/off che ha coinvolto le gallerie baresi interessate alla ricerca di nuovi talenti. Inoltre la notte della moda, il cabaret, il reading corale di poesia, lo sbarco di artisti albanesi giunti in gommone, film e documentari, virtuosismi musicali hanno saputo coinvolgere intensamente il territorio.
La Fiera del Levante di Bari, già luogo di scambi, si è trasformata nella Cittadella della Creatività, nella quale si sono alternati momenti culturali di ogni tipo, seguendo un programma ricco e variegato, all'insegna del confronto pacifico e solidale.
E la ricetta funziona: gli organizzatori hanno calcolato almeno tremila presenze quotidiane, in prevalenza di giovani fruitori, agli eventi serali organizzati durante la manifestazione. Inoltre la Biennale non si è svolta solo alla Fiera: per estemporanea volontà di gruppi di artisti e di cittadini, la festa si è riversata nelle strade cittadine: parate di artisti, gruppi musicali e masse di partecipanti hanno improvvisato performance musicali per le strade di Bari, coinvolgendo un gran numero di gioiosi cittadini. Allo stesso modo, gli artisti baresi hanno invaso la fiera in un momento di vero incontro culturale.
Questo a dimostrazione di quanto la Regione Puglia e la città di Bari siano pronte ad appassionarsi e a mobilitarsi all'insegna di una trasformazione socio-culturale che speriamo non resti un evento isolato. Si tratta di un territorio da sempre caratterizzato da mescolanze straordinarie, sedimentate e mescolate... Greci, Romani, Arabi, Turchi Normanni hanno lasciato preziose eredità. La posizione geografica e le scelte politiche che hanno portato al rinnovamento di questi ultimi anni sono le basi che hanno permesso alla Biennale di insediarsi per dieci ricchi giorni. Ci auguriamo che la Bjcem sia davvero trampolino di lancio, che i contatti, le collaborazioni, le conoscenze di questi giorni fruttino! E che fruttino sul lungo periodo!

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