Carolyn Christov-Bakargev, regina dell'arte contemporanea

Prima di Natale era stato annunciato il cambio della guardia alla direzione del Castello di Rivoli e ora la direttrice ad interim, Carolyn Christov-Bakargev, in una lunga intervista su Repubblica.it espone il programma dei prossimi mesi. Christov-Bakargev è stata capo curatore del Museo di Rivoli dal 2002, prima aveva lavorato a New York, al P.s.1 e ricoperto importanti incarichi in diverse istituzioni, tanto che la sua competenza è stata premiata più volte. La scorsa estate è stata curatrice della Biennale di Sidney e dal prossimo autunno sarà il primo direttore artistico donna di Documenta, a Kassel, la cui tredicesima edizione si svolgerà nel 2012. Raggiungo l’Olimpo dell’arte contemporanea, Carolyn Christov-Bakargev lavora con passione e tenacia e propone un programma di tutto rispetto per i prossimi mesi del Museo torinese.
Rivoli aderirà al San Valentino dell’arte, la mobilitazione del mondo della cultura prevista per il 14 febbraio; in quest’occasione uno speciale orario di fruizione serale sarà dedicato ai giovani. Il progetto sottolinea, una volta ancora, quanto il Dipartimento Edu del Castello sappia essere all’avanguardia: non solo progetti per i più piccini e per le famiglie, recentemente anche progetti per i diversamente abili e ora una particolare attenzione sarà dedicata a un nuovo target di pubblico, solitamente trascurato dai programmi istituzionali.
A marzo poi una mostra su Thomas Ruff, seguirà un’esposizione sull’arte cinetica e poi il ciclo “Che fare?” fortemente voluto dalla direttrice temporanea. Ispirandosi a Mario Merz, in un momento in cui le domande si fanno pesanti e le risposte scarseggiano, Carolyn Christov-Bakargev ha ideato un progetto trasversale sull’arte contemporanea ricco di dibattiti, incontri e momenti di attenta riflessione. Proprio dal lavoro di Merz è nato anche il progetto che ha permesso a Christov-Bakargev di essere selezionata per Documenta, selezionata tra una rosa di candidati altrettanto validi, ha convinto la commissione presentando un progetto concreto quanto attento alle dinamiche socioeconomiche che attraversano il panorama dell’arte.
Intanto, con i piedi ben piantati per terra, Carolyn promette ai fruitori del Castello di Rivoli di rendere più accessibile il luogo anche attraverso l’ideazione di un nuovo sito internet, più adatto alle esigenze di un museo all’avanguardia. Non possiamo che essere entusiasti di tanto pragmatismo, considerato che, nell’era di Facebook e Wikipedia, il sito del Castello di Rivoli resta uno dei più incompleti e desolanti siti internet dedicati a un’istituzione contemporanea.

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