Biennale di Sydney, 18 giugno - 7 settembre 2008

(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°4 - aprile/maggio 2008)

"Revolution - Form that Turn" è il titolo scelto per la prossima Biennale di Sidney che avrà luogo dal 18 giugno al 7 settembre.
Biennale storica (la prima edizione è del 1973) quest'anno è curata da Carolyn Christov-Bakargiev, già curatrice del Castello di Rivoli e della prima edizione della Triennale di Torino (2005). Storica dell'arte contemporanea si interessa alle relazioni tra diversi momenti temporali, in particolare al dialogo tra le avanguardie del novecento e le ultime tendenze contemporanee. Questo dialogo troverà spazio anche alla Biennale di Sidney che indagherà quali siano i temi e le figure che ritornano e come la percezione di tali punti fermi si evolva e si modifichi nel tempo. Guardarsi allo specchio permette talvolta di scoprire nuovi dettagli di ciò che si conosce meglio, la Biennale di Sydney permetterà ai visitatori di scrutare all'interno del proprio mondo artistico e personale, proponendolo secondo un altro punto di vista. Cosa succederebbe se si rovesciassero le cose? Se provassimo a mettere il mondo sottosopra per modificare le nostre percezioni? Sono queste le domande che Christov-Bakargiev cercherà di porre ai visitatori organizzando una Biennale che lei stessa definisce anarchica, caotica e insubordinata, capace di rovesciare l'ordine precostituito delle cose. Il caos non sarebbe tale se un solo disordinato giocatore lo creasse: talvolta decostruire diviene più difficile che costruire, pertanto la curatrice sarà coadiuvata da un vera e propria équipe di fautori della confusione: Gridthiya Gaweewong, Massimiliano Gioni, Raimundas Malasauskas, Jessica Morgan, Hans Ulrich Obrist e Russell Storer.
Come già nelle ultime quattro edizioni, la Biennale si terrà principalmente presso il dock Pier 2/3 della Walsh Bay, l'unico vecchio fabbricato a essere mantenuto nella sua architettura originaria, non essendo stato demolito o trasformato. Negli anni novanta la Walsh Bay rappresentava un quartiere degradato di Sidney, una zona portuale in stato di semiabbandono. Nel 1998 un piano di riqualificazione urbana ne sancì la destinazione culturale. Quest'anno si celebra quindi il felice anniversario della decisione che ha permesso di rendere Walsh Bay il miglior progetto di recupero cittadino dell'intera Oceania, riconosciuto all'estero grazie a diversi premi e a una ricca letteratura di settore che ha studiato il caso. La sede Pier 2/3 è divenuta quindi un importante spazio culturale non museale e viene utilizzata, oltre che per la Biennale, per altri eventi culturali come il Sidney Festival e il festival di letteratura.
La Biennale di Sydney, già evento di richiamo internazionale, sta intessendo nuove proficue relazioni con altre istituzioni di rilievo. In particolare il progetto Art Compass 2008 ha visto la collaborazione con la Triennale di Yokohama e le Biennali di Shanghai, di Singapore e di Gwangju, che si svolgono nel 2008. Si tratta quindi di un meraviglioso progetto per sviluppare i contatti e la cooperazione nella regione del Pacifico, permettendo ai visitatori di conoscere meglio cinque importanti eventi che quasi simultaneamente promuovono l'arte contemporanea.

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