In cantiere il progetto per il nuovo museo della Fotografia a Milano

(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°4 - aprile/maggio 2008)

Gioiscano gli appassionati di fotografia: presto Milano avrà un museo appositamente dedicato alle istantanee. Se ne parlava da tempo, ma ora pare che il progetto si concretizzerà nei prossimi mesi. La sede scelta è più che mai suggestiva: i vecchi edifici dell’Enel, situati vicino al cimitero monumentale, nel tanto chiacchierato quartiere cinese del capoluogo lombardo. L’idea di uno stabilimento che fu industriale per creare il museo della fotografia risulta più che mai azzeccata, proprio nello sviluppo tecnologico la tecnica fotografica affonda le sue radici storiche e, grazie alle continue innovazioni tecniche, si apre a nuove prospettive. Riqualificare le vecchie aree aziendali e donare nuove destinazioni agli edifici che appartengono alla cosiddetta archeologia industriale è il trend del momento, e Milano non poteva certo non parteciparvi. Gli investimenti stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ammontano a circa sette milioni di euro. Insomma: la sede c’è, il denaro anche, cosa manca? Il grande nome del progettista a cui tocca dare nuova luce ai vecchi fabbricati. All’appello risponde Pierluigi Cerri, già chiamato a sviluppare progetti simili, compito che ha svolto in maniera egregia. Basta ricordare il recupero gli spazi industriali della Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Insomma gli ingredienti per un’ottima ricetta ci sono, se non bastasse, ciliegina sulla torta è l’approvazione di Sgarbi, in qualità di assessore, che annuncia di voler rendere Milano la città della Fotografia.
Diverse saranno le proficue collaborazione che potranno tornare utili al museo ai fini di un’efficace e coinvolgente programmazione di attività: il nuovo museo potrà dialogare con il museo della Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda nella vicina Cinisello Balsamo e non solo. A Milano hanno sede Forma, il Centro Internazionale di Fotografia e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. Il progetto prevedono non solo l’allestimento di mostre, ma anche l’organizzazione di incontri e scambi internazionali. Il museo sarà luogo di esposizione e fruizione ma anche di conservazione e valorizzazione, un vero e proprio centro culturale a tema. Chissà se vedremo anche una sezione dedicata agli apparecchi fotografici e al loro funzionamento, come accade per le camere oscure e le vecchie pellicole al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Noi, intanto, aspettiamo fiduciosi la realizzazione di quello che si annuncia un progetto significativo non solo per il nord-italia: negli intenti degli ideatori il museo diverrà il primo d’Italia e uno tra i più importanti d’Europa.

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