Urban art a Los Angeles, un progetto curato da Emi Fontana

(nota: questo articolo è stato pubblicato su Artkey n°4 - aprile/maggio 2008)

Curatrice, gallerista, promotrice coraggiosa Emi Fontana da quindici anni opera nel settore dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nell’omonimo spazio milanese si sono susseguite mostre che hanno avuto il merito di lanciare giovani e sconosciuti artisti nell’olimpo dell’arte. Da sempre attenta alle nuove tendenze, Emi Fontana è una vera e propria talent scout.
Dal 2005 inoltre ha curato una serie di eventi contemporanei concepiti per dare nuova linfa alle relazioni tra arte e tessuto urbano, il progetto prende il nome di West of Rome e assume ogni volta una forma diversa, a seconda dell’artista e del territorio coinvolti. Dalla natura dinamica e versatile, quest’idea permette all’arte di uscire dal musei per appropriarsi di nuovi territori, in continuo dialogo con la comunità, con la quale si vuole stabilire un rapporto interattivo.
In questi primi anni gli artisti che si sono resi complici e hanno sostenuto il progetto sono stati Olafur Eliasson, Monica Bonvicini, Liliana Moro e Diana Thater in collaborazione con T. Kelly Mason.
All’inizio di questo mese West of Rome è approdata a Los Angeles con l’audace e inedito progetto Women in the City che vede protagoniste le opere di Jenny Holzer, Louise Lawler, Barbara Kruger e Cindy Sherman, accomunate da una profonda riflessione sulle questioni di genere. Los Angeles diviene sfondo per i lavori di queste artiste, indiscusse leader del movimento femminista che serpeggia nell’arte contemporanea. Figlie del post-femminismo degli anni ottanta, rappresentano quella generazione di donne-artiste che si occupa delle teorie di genere e delle identità culturali, portando il dibattito nel sistema artistico internazionale. La donna contemporanea, sembrano gridare le opere di queste artiste, deve imparare a ricostruire se stessa e a esercitare l’autonomia del proprio sguardo critico e della propria creatività.
Il progetto curato da Fontana si sviluppa in oltre cinquanta location urbane e si prefigge di elevare la relazione tra arte e spazio pubblico all’ennesima potenza, in quella che è stata definita un’operazione virale. Impatto energico, linguaggio popolare, dinamiche contemporanee alla scoperta del consumismo e delle realtà quotidiane. Per una volta sono le donne a farsi portatrici del seme, l’obiettivo è penetrare il tessuto sociale e geografico cittadino.
Il titolo stesso del progetto, Women in city, persegue un obiettivo che fu, e tuttora rimane, uno dei capisaldi del movimento femminista: la conquista delle strade. Queste rappresentano il terreno delle manifestazioni e degli scontri ideologici dei decenni passati, ma sono anche spazio urbano collettivo, da contrapporre agli spazi chiusi, siano questi domestici, scolastici, o ecclesiastici, che da sempre hanno limitato la libertà e la crescita delle donne come individui.
L’operazione Women in the city coincide, non a caso, con l’apertura del Broad Contemporary Art Museum, questo significa che converge con il momento di maggior visibilità culturale di L. A. La città diventa vetrina, impossibile non notare le opere, posizionate in luoghi strategici e visibili. Le artiste hanno appositamente scelto gli efficaci metodi comunicativi prediletti dalla divulgazione mediatica: tabelloni pubblicitari, schermi luminosi, adesivi promozionali, ma anche affissioni selvagge e graffiti.
Pedoni e veicoli che si aggirino per la città “degli angeli” non possono restare indifferenti: l’arte contemporanea non aspetta più di essere desiderata e scoperta, ma si affaccia sulle strade in maniera quasi arrogante e si palesa ai passanti. Los Angeles stessa diviene il contenitore: le opere e lo sfondo si relazionano, si fondono e, attraverso il cambiamento che ne deriva, creano un paesaggio urbano prima inesistente. Il risultato non potrebbe esistere se mancasse uno dei due fattori: solo l’interrelazione, questa interrelazione, forgia una nuova sinergia tra arte e territorio.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva si rimanda al curatissimo sito, ricco di spiegazioni, immagini e video: http://www.womeninthecity.org/

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